giovedì 22 maggio 2014

Orgogliosi di essere Antifascisti

Diamo fastidio. Riceviamo decine e decine di mail minatorie da evidenti persone appartenenti ad una assurda ed assassina ideologia nazi-fascista.

Siamo contenti!!!!!  Perchè stiamo facendo molto bene il nostro lavoro.




 

Ora e Sempre Resistenza!


Mestre - Tensione. Attivisti di Forza Nuova all'attacco


Agli insulti e agli slogan razzisti dei militanti di Forza Nuova - “Noi in piscina e voi tornate alla medina” - hanno risposto, donne musulmane e no, con un applauso e un sorriso. Mattinata di tensione ieri all’impianto sportivo del parco Bissuola protetto da oltre cinquanta tra poliziotti e carabinieri per il secondo dei tre appuntamenti della piscina in rosa - riservata alle sole donne - promossa dalle 9 alle 10.30 da Uisp, Comune e Nuotatori veneziani con l’obiettivo di coinvolgere le donne musulmane. Poco dopo le 9 sono state 58 le donne, di cui almeno un terzo musulmane, che hanno deciso di fare un tuffo e sfidare le minacce dei neofascisti che avevano annunciato la volontà di entrare, pure loro, in piscina. A difendere il progetto, realizzato sull’esempio di quanto fatto a Torino, un gruppo di donne tra le quali l’assessore Tiziana Agostini e alcuni esponenti di Sel, tra i quali il coordinatore cittadino Federico Camporese e il deputato Giulio Marcon.
I militanti di Forza Nuova, in quaranta, sono arrivati alle 10 con una dozzina d’auto al parcheggio di via Rielta. A capo del gruppo il leader veneziano Sebastiano Sartori, e il leader veronese Luca Castellini. Molti di loro sono scesi dalle auto con il casco in mano, pronti allo scontro, ma sono stati fermati dai responsabili della polizia - il capo della Digos, Ezio Gaetano, e il dirigente Eugenio Vomiero responsabile dell’ordine pubblico - e prima di dirigersi verso la piscina hanno quindi riposto i caschi nelle auto. Poi i neofascisti hanno cominciato ad avanzare verso l’ingresso dell’impianto, ma sono stati fermati a una cinquantina di metri dall’ingresso dove hanno cominciato a urlare slogan contro l’iniziativa e i musulmani annunciando inoltre la loro partecipazione al gay-pride organizzato in centro storico il 28 giugno e minacciando quelli del centro sociale di Marghera, ieri assenti: «Veniamo a prendervi al Rivolta».

Ci sono stati alcuni momenti di tensione con qualche spintone quando i militanti neofascisti, arrivati in prevalenza da Treviso e Verona, hanno cercato di oltrepassare lo sbarramento delle forze di polizia come risposta ai militanti di Sel, che li invitavano a lasciare la città: «Venezia è antifascista, andate via di qui».

E poi ancora quando un gruppo di donne è uscito dalla piscina. Mentre le donne e molte altre persone applaudivano e gridavano «vergogna» gli estremisti di destra le insultavano. Anche alcuni residenti nel quartiere si sono affacciati alle finestre per protestare contro la presenza di Forza Nuova. Verso le 11.30 i manifestanti sono tornati alle loro auto e si sono allontanati dal parco. La Digos veneziana valuterà nelle prossime ore se ci sono gli estremi per denunciarli per manifestazione non autorizzata, come è molto probabile che avvenga.

Domenica prossima l’ultimo dei tre appuntamenti, per un progetto che da settembre potrebbe diventare definitivo. «È un’iniziativa di integrazione e confronto», spiega l’assessore Agostini anche «per quelle donne che hanno subìto mutilazioni fisiche e che hanno pudore a mostrarsi indistintamente al pubblico». Per Camporese (Sel) «la città ha gli anticorpi per difendersi dai fascisti che arrivano da altre città». Per il deputato Marcon «la parte migliore della giornata sono state le donne, musulmane e no, uscite dalla piscina con il sorriso». 

 

lunedì 19 maggio 2014

Comunicato stampa del Comitato Antifascista per la chiusura di Casapound

Riceviamo il seguente comunicato dal comitato x la chiusura di Casapound di Trento.
Preghiamo far girare e dare massima diffusione! Antifa sempre!

*************

Cari compagni
 
Oggi si è tenuto un presidio davanti all'ospedale S.Chiara di Trento in solidarietà ad un ragazzo di 25 anni accoltellato sabato notte ad Arco in provincia di Trento.
E' stato riconosciuto il movente politico anche da parte delle forze dell'ordine e tutti ormai sono costretti a riconoscere questa aggressione fascista nei confronti di alcuni ragazzi "colpevoli" di indossare delle magliette antifasciste.
Questo fatto gravissimo ha per fortuna visto una buona mobilitazione nei giorni successivi all'aggressione.
Dopo il presidio, con volantinaggio, si è formato un corteo spontaneo per le vie della città fino alla centrale Università di Sociologia.
Erano presenti, tra gli altri, anche alcuni antifascisti di Schio e Bassano.
Tutta l'iniziativa ha visto più di cento partecipanti.
Numerose le prese di posizione da parte di organismi antifascisti e di seguito vi allego quella del Comitato antifascista per la chiusura di Casapound di Trento.
 
Vi prego di dare la massima diffusione all'intera email.
 
Grazie, saluti antifascisti da Trento!
 
------------------------------------------------------------------------------------------------

Comunicato stampa
 
Il Comitato Antifascista per la chiusura di Casapound di Trento esprime la sua solidarietà ad Andrea Leoni vittima della gravissima aggressione per mano fascista avvenuta ad Arco sabato notte. Questo episodio avviene in un momento in cui, anche in Trentino, c'è chi vorrebbe diffondere il principio che è cosa normale e legittima richiamarsi esplicitamente al fascismo sul piano culturale, politico e quindi inevitabilmente anche con provocazioni e aggressioni. Chiediamo alle istituzioni e alla società civile la massima fermezza nei confronti degli autori di questo vero e proprio tentato omicidio e la chiusura delle sedi di ogni movimento o area politica che si richiami al fascismo. Come Comitato abbiamo sostenuto l'iniziativa pubblica di solidarietà e di denuncia che si è tenuta lunedì 19 maggio davanti all'ospedale Santa Chiara di Trento e per le vie della città.

Comitato Antifascista per la chiusura di Casapound


lunedì 12 maggio 2014

Casapound attacca il corteo antifascista a Novate Milanese!!!



Novate Milanese - Casapound tenta di fermare con toni minacciosi ed ingiuriosi un tranquillo corteo antifascista che ha visto coinvolta la popolazione con molte famiglie e bambini. 

Quello che ne è seguito, purtroppo (o per fortuna) non documentato in video, è stato un vile attacco di 15 camerati ai danni di soli 5 compagni restati isolati.
Botte, calci e pugni.....questa è la politica dei fascisti di Casapound.
 
Mai piu' fascismo! 
Non cadere nel tranello! 
Stai lontano da loro!

Il Video che conferma tutto lo trovi a questo link! http://milanoinmovimento.com/milano/casapound-a-novate-grave-provocazione